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6 avril 2010 2 06 /04 /avril /2010 15:07
Une exposition est consacrée à Rome du 19 avril au 2 mai 2010 à Luciano Damiani (1923-2007). La carrière de cet immense scénographe est marquée notamment par sa collaboration avec Strehler au Piccolo Teatro de Milan. Il est également le fondateur du Teatro di Documenti. Cette exposition est présentée dans le cadre du Festival international des arts scéniques.
LUCIANO DAMIANI
ASTRAZIONI GEOMETRICHE
OLTRE LA SCENA
Roma, Teatro di Documenti
19 aprile – 2 maggio 2010
ALLA SCOPERTA DI UN ARTISTA E DI UN TEATRO
Apre a Roma Astrazioni Geometriche la mostra che ripercorre i sessant’anni di teatro di Luciano Damiani, uno tra i massimi artisti della scena teatrale di tutti i tempi.
Realizzata dall’Associazione Amici del Teatro di Documenti e curata da Carla Ceravolo, la mostra presenta numerose opere: bozzetti, costumi, documenti e fotografie degli spettacoli che hanno fatto la storia del teatro a partire dal dopoguerra. Ma, soprattutto, cornice della mostra è lo splendido Teatro di Documenti ideato e materialmente costruito da Damiani con lo scopo di dare forma concreta e testimonianza perenne della sua personalissima e geniale concezione del teatro.
Luciano Damiani, nato a Bologna nel 1923 e scomparso a Roma nel 2007, ha creato le scene e i costumi degli spettacoli più significativi del recente passato collaborando con i più grandi registi italiani e stranieri da Luca Ronconi a Roger Planchon, da Sandro Bolchi a Giorgio Strehler con il quale ha dato vita all’epoca d’oro del Piccolo Teatro di Milano (basti citare alcuni titoli: Il giardino dei ciliegi, La Tempesta, El nost Milan, Le baruffe chiozzotte, Il campiello e gli spettacoli che hanno fatto conoscere Brecht all’Italia).
Regista quindi egli stesso nei principali teatri di prosa e di opera d’Italia e d’Europa, e contemporaneamente scenografo, costumista, drammaturgo, egli diventa artefice assoluto dello spettacolo. Dagli anni Ottanta intraprende la straordinaria esperienza del Teatro di Documenti che diventa la sua fucina creativa, il luogo ideale che non esisteva prima dove affrontare la ricerca che altrove era impossibile. Qui nascono spettacoli di eccezionale portata innovativa che investe la scena, la regia, il ruolo dell’attore, la parola.
La mostra documenta l’evoluzione artistica di Damiani che viene da lui stesso spiegata nella sintesi teorica delle Astrazioni geometriche che intitolano il progetto espositivo: dal passaggio dalla scenografia “dipinta” e verista ancora in voga negli anni 50 e che Damiani è il primo a superare introducendo l’idea della scenografia “strutturata”, alle fasi creative che egli attraversa guidato dalle sue progressive scoperte dalla forte base empirica e che tanto si rifanno a innate intuizioni in tema di teoria delle percezioni e psicologia della forma. La mostra rappresenta una rara occasione per conoscere il portato rivoluzionario dell’opera di Damiani e per ammirarne tutta la potenza artistica.
La mostra si inserisce nelle manifestazioni del Festival Internazionale delle Arti Sceniche.
Inaugurazione: lunedì 19 aprile ore 21.00 Ingresso libero con sottoscrizione tessera associativa 2 €
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